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Thuya

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thuya

La thuya, (Thuya occidentalis), detta anche albero della vita o cedro bianco è molto usata nei giardini e per le aiuole. La Thuya non è altro che un ottimo rimedio particolarmente diffuso in campo omeopatico per via delle sue notevoli proprietà benefiche, sopratutto per quanto riguarda il trattamento delle malattie che vanno a colpire la pelle.
Inoltre, la Thuya viene considerata anche come un ottimo aiuto per tutti quei trattamenti che si propongono di combattere le verruche.
All'interno dell'ambito omeopatico, la Thuya viene impiegata sopratutto come un vero e proprio ricostituente, che ha la particolare capacità di avere notevoli effetti benefici sulla cute, ma anche sulle mucose e sull'intero sistema nervoso.
Questo rimedio omeopatico si caratterizza anche svolgere una notevole azione benefica nei confronti dei gonfiori che si possono formare sul palato, svolgendo un'azione estremamente lenitiva, mentre si dimostra particolarmente efficace anche nel trattamento di tutti quegli stati di emicrania e mal di testa che vengono provocati da un forte stress o da una situazione di tensione nervosa.

La preparazione della tintura madre di Thuya

Avviene mediante l'utilizzo di tutti quei rametti che vengono raccolti freschi nel corso della stagione primaverile e che possono vantare anche la presenza di numerose foglie.

quando si usa

tintura madre thuya2 La tintura madre di Thuya si può efficacemente impiegare nel momento in cui si ha la necessità di svolgere un'azione calmante nei confronti dell'umore del paziente: in frequenti occasioni, infatti, si può andare incontro a delle problematiche e a dei disturbi che provocano un repentino cambio d'umore nel soggetto.

Questa tintura madre permette anche di svolgere un'azione rilassante nei confronti di tutte quelle situazioni di tensione, magari precedenti ad un particolare evento, come possono degli esami per gli studenti o un colloquio di lavoro per un neolaureato e così via.

Infatti, la tintura madre di Thuya consente proprio di garantire lo svolgimento di un'azione distensiva e rilassante per contrastare tutti quegli stati di impazienza e di agitazione, senza però che comporti degli effetti collaterali di natura soporifera.

In base a quanto stabilito dall'omeopatia, quindi, la tintura madre di Thuya si può utilmente impiegare per il trattamento di un gran numero di disturbi, tra cui l'irritabilità, un grande senso di impazienza, un certo pessimismo e un senso di ansietà particolarmente frequente, il sonno notturno che spesso viene minato, mal di testa ricorrenti e particolarmente fastidiosi, ma anche delle tensioni che vanno a colpire i muscoli facciali, che diventano più forti e fastidiose nel momento in cui si prova a piegare la testa in avanti.

La tintura madre di Thuya si caratterizza anche per svolgere un'azione lenitiva sulla pelle che è particolarmente irritata e permette di risolvere numerosi problemi di natura cutanea.

Sintomi e indicazioni terapeutiche

  Nevralgie.
  Flatulenza, ristagni e borbottii intestinali.
  Abuso di cipolla.
  Sensazione che la testa sia separata dal corpo oppure di un movimento sotto la pelle.
  Sintomatologia che si aggrava con l'umidità, il caldo secco o le vaccinazioni.
  Infezioni urinarie croniche o recidivanti, ipertrofia prostatica, leucorree, metriti, salpingo-ovariti croniche, uretrite.
  Adenoma.
  Unghie fragili, che si rompono facilmente.
  Per evitare edemi e aumento di peso nella terapia cortisonica (corticoidea).
  Unghie deboli, che si spezzano o sfaldano facilmente, stratificate.
  Sensazione che un corpo estraneo si muove nell'addome.
  Sensazione di fragilità delle ossa che fa temere delle fratture.
  Capelli secchi.
  Cenestesie, percezioni e sensazioni bizzare del nostro corpo, che spesso provocano ansia.
  Blenorragia.
  Macchie senili sulla pelle, che compaiono in tarda età.
  Colite (Colon irritabile).
  Allergie, specialmente se sono continue o dovute alla polvere e agli acari.
  Problemi alle tonsille, gonfiore.
  Asma allergico.
  Ansia, depressione, malinconia, tristezza e scoramento.
  Pensieri ossessivi e ricorrenti che disturbano anche il sonno.
  Perdite uretrali biancastre.
  Riniti e faringiti.
  Bronchiti anche croniche e recidivanti.
  Ipertrofia prostatica.
  Cellulite.
  Sudorazione a livello genitale.
  Mollusco contagioso (verruche multiple di origine virale).
  Verruche e condilomi, papillomi, rosacea, acne giovanie, brufoli, foruncoli, seborrea, antrace, idrosadenite.
  Polipi alla vescica, fibromi, cisti ovariche, ovariti sclerocistiche, herpes genitale.
  

“Thuja occidentalis,(famiglia delle Cupressacee) è una pianta nativa e indigena del Nord America che cresce anche in Europa come pianta ornamentale. E' utilizzata ampiamente sia per la preparazione del medicinale omeopatico omonimo che, in relazione all'EMB, in fitoterapia. La pianta è stata identificata per la prima volta nel XVI secolo come medicina utilizzata dagli Indiani nativi del Canada durante una spedizione, e venne accertato che gli indigeni utilizzavano il suo potere terapeutico per trattare gli stati di debolezza conseguenti allo scorbuto. In medicina popolare Thuja occ. ha trovato largo impiego per curare il catarro bronchiale, l'enuresi, la psoriasi, il carcinoma dell'utero, l'amenorrea e le affezioni reumatiche. Attualmente fa parte della farmacopea omeopatica a partire dalla TM e in diverse preparazioni diluite e dinamizzate. In combinazione(complesso) con altre specie botaniche, come Echinacea purpurea, Echinacea pallida e Baptisia tintoria, sono state condotte prove di efficacia clinica che hanno dimostrato il potere terapeutico nei confronti di infezioni acute e croniche delle prime vie respiratorie, come bronchiti, angine, faringiti, otiti e sinusiti. Il suo potere immunofarmacologico è stato verificato in numerosi “in vivo e in vitro test models” , che ne dimostrano una notevole azione immunostimolante e antivirale. In particolare gli studi in vitro hanno messo in luce che i polisaccaridi contenuti in Thuja (TPS) inibiscono il virus responsabile dell'HIV alla concentrazione di 625 microgrammi/ml; l'incubazione dei macrofagi P388C del topo con 10-100 microgrammi/ml di frazione di Thuja occ. provoca un incremento della secrezione di citochine IL-1, IL-6 e del TNF alfa nelle cellule di coltura. Questi risultati sono stati confermati nella coltura di cellule umane con test ematici di monociti umani.

Preparazione del rimedio a base di thuja

Il rimedio omeopatico Thuja si ricava dai rami e dalle foglie della thuia, un arbusto sempreverde, dell'età di un anno.

Per la preparazione della tintura madre si raccolgono, a fine giugno, gli aghi freschi della pianta e si lasciano macerare nell'alcol. Gli aghi freschi si utilizzano anche nei preparati per i massaggi.

progetti/officinali/thuya.txt · Ultima modifica: 07/07/2016 10:21 (modifica esterna)