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progetti:officinali:melissa

Melissa

melissa
proprietà melissa_ng1.jpg Fig. 1: melissa

Uso della melissa

La melissa è efficace per curare la tensione, irrequietezza, irritabilità. Trattamento sintomatico dei disturbi digestivi caratterizzati da spasmi di lieve entità.

La melissa: Una pianta dalle proprietà rilassanti

Tra le piante rilassanti la Melissa è una di quelle più indicate nei disturbi digestivi che possono dipendere dalla tensione nervosa. È classicamente considerata infatti una pianta di transizione che si colloca a metà tra i digestivi e i rilassanti, avendo le proprietà di entrambi.

scheda melissa

Melissa officinalis chiamata anche erba limoncina è una pianta erbacea perenne dall’odore di limone alta circa 30 o 100 cm e dalle proprietà benefiche, originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale presenta foglie picciolate di forma ovale-allungata con lamina dal margine crenato o seghettato di colore verde scuro superiormente e verde più chiaro inferiormente. Melissa Officinalis: scheda Melissa

I fiori della pianta di Melissa Officinalis sono bianco-giallastri, bilabiati, unilaterali riuniti in verticillastri all’ascella delle foglie.

Composizione e Proprietà

Le foglie di Melissa contengono i seguenti principi attivi:

- Olio essenziale (0,05-0,1%, prodotto dai tricomi ghiandolari) contenente citronellale, citrale a e b, acetato di eugenolo e geraniolo, altri mono e sesquiterpeni (beta-cariofillene, germacrene D). - Acidi triterpenici (ac.ursolico, ac.oleanolico, ac.pomolico). - Acidi polifenolici con legame glicosidico (ac.rosmarinico, ac.clorogenico, ac.caffeico, ac.ferulico, ac.protocatechico). - Flavonoidi (luteolina, luteolin 7-O-beta-D-glucopiranoside, apigenin 7-O-beta-D-glucopiranoside, luteolin-7-O-beta-D-glucuronopiranoside, luteolin 3’-O-beta-D-glucuronopiranoside, luteolin 7-O-beta-D-glucopiranoside-3’-O-beta-D-glucuronopira-noside, quercitroside, rhamnocitrina, isoquercitrina, cinaroside. ramnazina). - Tannini; polisaccaridi.

All’olio essenziale si attribuiscono proprietà sedative, spasmolitiche, antinfiammatorie ed antibatteriche; alle sostanze polifenoliche e tanniniche proprietà antivirali.

Proprietà riconosciute alla Melissa:

  • Sedative del SNC, ansiolitiche, spasmolitiche.
  • Antidispeptiche. Stomachiche, carminative e coleretiche.
  • Antivirali, antibatteriche, antifungine. Antiossidanti.

Attività sedativa, ansiolitica

La Melissa è considerata un riequilibrante del sistema nervoso dalle proprietà toniche e rilassanti. Il medico Avicenna già nell’XI secolo attribuiva alla specie “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore”. Il meccanismo d’azione neurosedativo e spasmolitico potrebbe in parte essere attribuito all’attività antitiroidea soprattutto antitireotropina (TSH). L’essenza di Melissa agisce a livello del lobo limbico del SNC, cui competono il coordinamento delle funzioni vegetative nonché l’azione protettiva da stimoli abnormi provenienti dalla periferia, garantendo un’attività sedativa utile nelle distonie neurovegetative.

La Melissa, assieme alla Valeriana ed alla Passiflora, viene indicata come pianta sedativa utile nel trattamento della sindrome clinica della iperattività infantile presente soprattutto nei maschi in alternativa alla somministrazione dei farmaci psichiatrici non privi di rischi. Nell’Europa occidentale si attribuivano alla Melissa proprietà ricostituenti le funzioni cognitive con aumento delle capacità mnemoniche. .

Attività spasmolitica

La Melissa si presenta come efficace rimedio nelle manifestazioni spastiche-ansiose del tratto gastroenterico e genito-urinario. L’effetto citoprotettivo è in parte legato al contenuto in flavonoidi ed alle proprietà radical scavenging. Gli effetti spasmolitici, antinfiammatori, carminativi e blandamente coleretici, giustificano l’utilizzo della Melissa nelle distonie neurovegetative gastrointestinali caratterizzate da dispepsie digestive e nei dolori gastro-intestinali di origine nervosa. Anche a livello cardiaco la specie esercita un effetto antispasmodico muscolotropo con azione batmotropa negativa.

Antivirali, antibatteriche, antifungine

L’olio essenziale di Melissa a 500 mcg/ml inibisce completamente lo sviluppo del lievito Saccharomyces cerevisiae. Il componente principale, il citrale (58,3%) risulta un potente fungitossico. Applicata esternamente la Melissa esercita proprietà antifungine ed antimicrobiche. La droga risulta efficace sotto forma di unguento (0,7 g di droga ogni grammo di unguento) nel trattamento dell’herpes simplex di tipo I. In un trial clinico randomizzato, in doppio cieco e placebo-controllato condotto su 66 pazienti affetti da herpes simplex labiale ricorrente, una crema a base di Melissa ha prontamente evidenziato una rapida riduzione dei sintomi (prurito, bruciore, gonfiore, eritema, tensione) e delle dimensioni delle lesioni con accelerazione del tempo di guarigione.

Attività antiossidanti ed altre attività.

I componenti fenolici (ac.rosmarinico) dell’estratto di Melissa esercitano proprietà antiossidanti, inibizione della perossidazione lipidica ed azione radical scavenger. La Melissa, grazie alle sue proprietà spasmolitiche favorenti il rilassamento della muscolatura bronchiale viene consigliata nel trattamento dell’asma. E’ presente infatti in formulazioni di sciroppi decongestionanti ed antiallergici.

Indicazioni d’uso

  • Stati neurotonici degli adulti e dei bambini. Sindromi ansiose e ansiose-depressive. Disturbi del sonno di origine nervosa.
  • Disturbi funzionali gastrointestinali (nevrosi gastrointestinali quali dispepsia, aerofagia, flatulenza, nausea, vomito, gastrite, ulcera peptica, spasmi gastrointestinali), piccola insufficienza epatica, discinesie biliari.
  • Manifestazioni dolorose di origine nervosa (psicosomatismi cardiaci quali palpitazioni, extrasistoli, tachicardia), vertigini, ronzii ed acufeni psicogeni originati da stress ed emozioni, emicranie di origine nervosa.
  • Distonie neurovegetative della menopausa e della sindrome premestruale (dismenorrea), forme algiche1) in genere

Melissa: proprietà, uso, controindicazioni

di Alessandra Romeo La melissa è una pianta antiossidante e antispasmodica, utile contro stress e insonnia. Quali sono le proprietà? La melissa ha anche effetti collaterali?

La melissa (Melissa officinalis) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Labiateae. Grazie alle sue proprietà antispasmodiche e antinfiammatorie, e agli oli essenziali che contiene, è utilizzata nella cura di molti disturbi. Scopriamola meglio.

Melissa, proprietà e utilizzo

Proprietà e benefici della melissa

Le foglie di melissa, ricche di olio essenziale, che conferisce alla pianta un aroma gradevole e il sapore del limone, sono impiegate negli stati d’ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico. Per la sua azione antispasmodica, antinfiammatoria e carminativa è indicata in caso di dolori mestruali, nevralgie, disturbi della digestione, nausea, flatulenza crampi addominali e colite.

Questa pianta è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa, quando è causato da tensione nervosa, grazie alla presenza dell’olio essenziale (0,5%) che agisce come calmante sul sistema nervoso, e rilassante su quello muscolare. Il suo uso è particolarmente indicato, perciò, in presenza di un quadro d’irritabilità generale, insonnia causata da stanchezza eccessiva, nervosismo, sindrome premestruale, e tachicardia su base funzionale.

L'estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro Herpes simplex.

Modalità d'uso

INFUSO: 1 cucchiaio raso foglie di melissa, 1 tazza d’acqua

Versare le foglie nell’acqua bollente e spegnere il fuoco. Coprire e lasciare in infusione per 10 min.

Filtrare l’infuso e berlo al momento del bisogno in caso di crampi addominali, colite spastica, nervosismo e nevralgie. Dopo i pasti per digerire. Prima di andare a dormire per usufruire dell’azione rilassante e blandamente sedativa.

- Tintura madre di melissa: 20 gocce in poca acqua tre volte al giorno dopo i pasti. Come rilassante 30-40 gocce la sera prima di coricarsi

Dormire bene con le erbe

Controindicazioni della melissa

La melissa presenta alcuni effetti collaterali e controindicazioni. Quando viene assunta in grandi quantità, è possibile che si verifichi un risultato opposto a quello desiderato. Quindi invece che essere calmante, la melissa potrebbe portare ansia e agitazione.

Inoltre la melissa è controindicati in caso di pazienti con disturbi della tiroide, come l’ipotiroidismo.

Cenni storici

Il nome melissa sembra derivi dal greco la cui radice meli significa miele. Ciò probabilmente deriva dal fatto che il profumo della pianta attira le api, che ne succhiano volentieri il nettare.

Fu dapprima introdotta in medicina come rimedio moralmente esilarante e confortatore dei nervi. Galeno e Paracelso la consigliavano nella mania e nei disturbi psichici. Scriveva Serapio che allevia le inquietudini e tristezze del cervello e principalmente quelle prodotte dalla malinconia.

Gli Arabi la tenevano in grande considerazione: il medico Avicenna già nell’XI secolo attribuiva alla specie “la meravigliosa proprietà di rallegrare e confortare il cuore”.

L'Alcolato di Melissa, o “Acqua di Melissa” inventato dai Carmelitani Scalzi francesi nel 1611, era per le sue proprietà antispasmodiche un rimedio popolare a
 cui facevano ricorso tutte le classi sociali nei momenti critici della loro vita (dal mal di denti, alle sincopi, alle crisi di nervi ecc.).

1)
dolore. Il disturbo algico consiste nella presenza di dolore che è l'oggetto principale dell'attenzione del paziente e di conseguenza del medico
progetti/officinali/melissa.txt · Ultima modifica: 22/05/2022 08:37 da cesiano