Provo a scrivere quello che penso del progetto.

Mi piacerebbe che questa idea, al pari dei corsi per l'abbattimento del divario digitale organizzati al centro civico, fosse considerata come un esperimento di condivisione della conoscenza. Non un servizio gratuito offerto al paese ma un progetto di comunità che si stringe attorno al valore della solidarietà, della partecipazione e della condivisione della conoscenza. Gli anziani che entrano in contatto con i bambini del villaggio e con il mondo della scuola e dell'educazione, offrendo il valore dei programmi liberi, del riuso di macchine datate, del dono, della condivisione di esperienze e progetti.
La piattaforma web diviene l'elemento portante di condivisione, con la mediateca in grado di fornire la possibilità di catalogare libri scolastici dei vari plessi di zona, lezioni di insegnanti, presentazioni multimediali, lavori di allievi, immagini, video, mappe concettuali, libri elettronici, codice raffinato²⁾ per pubblicazioni cartacee varie. Insomma l'eccellenza distribuita senza brevetti, senza costi che le comunità indebitate fino al collo non si dovrebbero più permettere.
Un suggerimento anche per insegnanti e amministratori pubblici abituati purtroppo alle lusinghe dei venditori di macchine sempre più moderne e di programmi che spesso si rivelano di scarsa qualità e coperti da brevetti che ne compromettono la validità nel tempo.
Progetti che vivono della partecipazione di ciascuno di noi in quanto portatore-trice di esperienze uniche e irripetibili. Delle nostre vite come strati di gioie e sofferenze depositate nel corso degli anni.
L'ho fatta lunga ma spero che abbiate capito e in qualche modo siate d'accordo.